La narrativa di Rosita Manuguerra rappresenta un mondo a sé stante, capace di abbracciare la complessità delle relazioni umane attraverso storie ricche di emozione e introspezione. Malanima, il suo ultimo romanzo in uscita per Feltrinelli nel 2025, si colloca in questo contesto, facendo esplodere una serie di conflitti interiori e familiari che toccano corde profonde nel cuore dei lettori.
La trama si sviluppa attorno due protagoniste, Mia e Marina, che, pur provenendo da contesti apparentemente diversi, si ritrovano incatenate da legami invisibili e storie familiari che le portano a confrontarsi con il passato e le proprie identità. La narrazione si snoda in una piccola isola, setting che non è solo un semplice sfondo, ma diventa essa stessa un personaggio vivo, capace di influenzare le vite e le scelte dei suoi abitanti. L’isola rappresenta il luogo dell’anima, il confine tra restare e partire, tra il noto e l’ignoto.
La prosa di Manuguerra è come un abbraccio avvolgente: densa e melodiosa, riesce a trasportare il lettore nei meandri delle emozioni umane. La scrittrice riesce a mantenere un ritmo narrativo che si fa solenne, incalzando il lettore a riflettere sulle scelte che definiscono una vita. La tensione tra restare e partire è al centro della storia, riflettendo un tema universale che tocca tutti noi. La madre di Mia, Teresa, ha scelto di rimanere legata a quell’isola, evidenziando la convinzione che essa rappresenti l’unica realtà possibile. Al contrario, la zia Nietta, simbolo di ribellione e libertà, ha intrapreso la via della partenza, dimostrando che ogni scelta porta con sé un carico di conseguenze.
Introducendo un personaggio come Marina, Manuguerra complica ulteriormente la trama. Marina, la “ragazza di città”, porta con sé un carico di segreti e traumi familiari legati indissolubilmente all’isola. La sua presenza provoca una reazione emotiva intensa nei protagonisti e il lettore è costretto a confrontarsi con le sue proprie esperienze di accettazione e rifiuto. La crescita personale di Mia si intreccia con la scoperta del passato di Marina, rivelando come le storie delle famiglie siano inestricabilmente legate, creando una rete complessa di emozioni.
Questo romanzo di formazione non è solo un racconto di esperienze adolescenti, ma un profondo viaggio emotivo che esplora il concetto di identità. Attraverso i legami familiari e le relazioni di amicizia, Manuguerra ci invita a riflettere su come le scelte delle generazioni precedenti influenzino il presente. Le aspettative, i segreti e i legami invisibili si intrecciano in un racconto di amore, speranza e liberazione. In un’epoca in cui i valori tradizionali sono messi alla prova, Malanima rappresenta un richiamo alla riscoperta della propria storia e della propria essenza.
L’ambientazione dell’isola non è solo un contesto geografico, ma diventa una metafora potente per le emozioni umane. Non è raro che chi vive su un’isola si senta intrappolato, sospeso tra il desiderio di scoprire il mondo e la paura di lasciare ciò che è familiare. Questo conflitto interiore è vivido e ben esplorato nel romanzo. Manuguerra riesce a descrivere questo sottofondo emotivo in modo toccante, avvalendosi di immagini evocative e dialoghi incisivi, che rimarranno impressi nella mente del lettore.
Inoltre, il romanzo affronta con sensibilità temi come l’emancipazione delle donne. Le madri delle protagoniste, Teresa e Lia, incarnano due percorsi di vita divergenti, ma entrambe sono segno di una forza e di una resilienza che trasmettono alle nuove generazioni. Questa rinascita femminile, questo svelamento delle proprie identità, è uno dei messaggi centrali del libro, rendendolo profondo e attuale.
Manuguerra ha un modo tutto suo di tessere le storie, di miscelare il quotidiano con l’eccezionale, di fare emergere le fragilità umane dalla superficie delle relazioni interpersonali. Malanima parla al cuore dei lettori, toccando temi di grande rilevanza emotiva: l’amicizia, la ricerca della propria identità, e il potere dei legami familiari. Ogni pagina di questo romanzo è una celebrazione della complessità dell’esistenza, offrendo spunti di riflessione preziosi in un momento in cui il mondo sembra sempre più frammentato.
Per chi desidera scoprire un’opera che amalgami in modo magistrale le esperienze di vita con la bellezza della scrittura, Malanima è una lettura imprescindibile. La capacità di Manuguerra di coniugare la narrativa con la prosa poetica offre un’esperienza unica, capace di restituire al lettore non solo una storia, ma un pezzo della propria anima. Questo libro sarà sicuramente una delle letture più emozionanti del 2025, confermando l’autrice come una voce emergente e potente nella letteratura contemporanea. Esperto di lifestyle sostenibile e Consulente del benessere
Massimo Vigilante è un esperto di lifestyle sostenibile e consulente del benessere, con oltre quindici anni di esperienza come divulgatore.La sua missione è aiutare i lettori a ottimizzare la propria vita, partendo dal presupposto che il benessere personale sia un equilibrio tra salute fisica, un ambiente domestico efficiente e una solida economia personale.Specializzato nel nesso tra salute dell'individuo e salute della casa, Massimo offre guide pratiche su faccende domestiche e giardinaggio, trasformandole da compiti a opportunità per migliorare la propria qualità di vita. Le sue analisi sull'economia domestica forniscono strategie collaudate per risparmiare, investire saggiamente e vivere in modo prospero e consapevole.![]()
Massimo Vigilante








